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Il vero significato “dietro” l’abito da sposa 

Per la sposa scegliere il vestito è un evento. Spesso è un modello che ci portiamo dentro fin da bambine con cambi e modifiche nello scorrere degli anni, per poi scoprire che quando arriva il giorno ciò che avevamo immaginato come “il vestito” è ben lungi dall’essere adatto a noi in quel momento specifico della nostra vita.

Questo almeno è ciò che è capitato a me. Dopo anni di vestiti da sposa ampi e vaporosi, con tulle e ricami, con varianti di colore che andavano dal grigio ghiaccio al bianco avorio passando per estrosi rosso fuoco o blu cobalto, quando è arrivato il momento di scegliere mi sono accorta che per me nulla di tutto questo andava.

Ognuno ha il suo modo di vedersi e sentirsi in un momento così importante.

Ci sono delle scelte da fare, ma la più importante credo sia se, per quel giorno si decide di ESSERE la “principessa” che non sempre possiamo permetterci e trasformare tutto l’evento in qualcosa di magico e surreale; ESSERE per un giorno come vorresti ma non sempre hai il coraggio di mostrarlo agli altri, o semplicemente essere te stessa.

Partendo da questo, la fantasia può spaziare in maniera infinita, ma il messaggio sará chiaro ed inequivocabile, per poi fare da filo conduttore a tutta la scenografia del grande giorno. Si possono esternare le proprie fantasie. Se si sceglie l’aspetto più fantasioso, l’abito può essere a tema, in accordo anche con quello dello sposo, l’insieme dovrà essere una visione complementare.
Ci sono in questo senso un’infinità di opzioni, ma quello che deve spiccare è la complicità della coppia già unita in una nuova avventura che sia romantica ottocentesca, avanguardista o tecnologica.

Se si sceglie di dire ciò che non sempre si ha il coraggio di esternare, allora bisogna sondare il carattere della sposa e quali aspetti voglia mettere in evidenza come per esempio la grinta o la timidezza, l’ironia o la sobrietà.
Per ispirare queste sensazioni la linea, il volume, i tessuti e cosa da non sottovalutare l’acconciatura fanno da padroni. Tagli geometrici molto netti, spalle coperte o maniche seppur di pizzo rendono un’idea di chiusura, di pudore e forza, mentre scollature, veli per non parlare di volumi ampi ed eterei trasmettono un senso di fragilità e dolcezza.
Ogni abito ha la sua armonia, il suo equilibrio tra volumi e peso dei tessuti, ma risulterebbe stonato se chi lo indossa non si sente in sintonia  con quelle caratteristiche.

Vestito da sposa: semplicemente essere se stessi

Questo discorso è ancora più marcato per coloro che realmente vogliono presentarsi per quello che sono.  Non tutti conoscono degli aspetti di noi e che in questa occasione vorremmo fossero ben chiari, anzi messi in evidenza.

Sono gli abiti forse più complicati, in cui desideriamo che ogni dettaglio parli di noi, ma anche quelli che danno più soddisfazione.

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