Matrimonio cattolico pratiche, procedure e documenti

Tutte le pratiche, procedure e documenti che i cittadini italiani o stranieri devono portare in Chiesa e al Comune

Matrimonio cattolico per italiani e cittadini stranieri: quali sono le carte da presentare? Ecco la guida completa con tutto quello che deve sapere chi si sposa in Chiesa in Italia.

Quando si parla di matrimonio, civile o religioso che sia, bisognerebbe anche parlare di tutte quelle pratiche e procedure burocratiche necessarie affinché si possa procedere alla celebrazione delle nozze. Sposarsi in Italia, sotto questo punto di vista, potrebbe essere difficoltoso vista la mole di pratiche burocratiche da sbrigare. Secondo i Patti Lateranensi, stipulati nel 1929, si stabilì un accordo tra Stato Vaticano e governo italiano, secondo cui qualsiasi matrimonio cattolico celebrato in chiesa ha immediatamente valore anche civile per il governo italiano – (matrimonio concordatario). Pertanto non è possibile sul territorio italiano celebrare un matrimonio cattolico secondo il solo rito religioso (rito canonico) a meno che il matrimonio civile non sia stato celebrato precedentemente.

Organizzare un matrimonio cattolico religioso, o un matrimonio civile, è più che scegliere la chiesa per la cerimonia, prenotare la villa per il ricevimento, comprare l’abito ecc. È importante tenere conto di tutto il tempo necessario per ottenere i documenti da presentare alla Chiesa e al Comune per completare tutte le procedure richieste. Ecco anche il motivo per cui ti consigliamo di ottenere informazioni per tutti i documenti di cui potresti aver bisogno almeno sei mesi prima della data del matrimonio in modo da non avere spiacevoli sorprese. Ma dobbiamo anche ricordare che i certificati in Italia valgono solo 3 mesi, quindi non puoi anticipare troppo i tempi per iniziare a preparare tutti i documenti.

Se la coppia non è italiana, la procedura cambia in base alla cittadinanza dei coniugi. Questo è il motivo per cui consigliamo sempre di contattare un wedding planner italiano, soprattutto nel caso di un matrimonio cattolico / civile tra stranieri e italiani non residenti, e Simonetta Pollera ed il suo staff possono fare al caso tuo.

In questo articolo abbiamo cercato di fornire una sorta di guida alle pratiche burocratiche per i matrimoni cattolici in Italia, una guida che sarà utile sia ai cittadini italiani che a quelli stranieri.

I documenti necessari per celebrare un matrimonio cattolico

Tra le due tipologie di matrimonio, civile o religioso, è senza dubbio quello religioso ad essere caratterizzato da una prassi più particolare; infatti, mentre per quello civile basta presentare i documenti necessari (diversi a seconda della cittadinanza degli sposi) al comune della città dove si svolgerà il matrimonio; per quello cattolico ci sono da presentare tutta una serie di documenti tramite il parroco della propria parrocchia che poi assisterà i nubendi nella prima parte della pratica con il Vicariato.

La cerimonia cattolica è un sacramento pertanto la Chiesa richiede senza eccezione, che siano gli sposi stessi ad intraprendere tutte le pratiche burocratiche senza l’intermediario di un wedding planner, considerato un tecnico dell’organizzazione dell’evento, ma non un supporto per la parte spirituale.

Questi sono i documenti da presentare al proprio parroco:

  • Certificato di battesimo (ad uso matrimonio): va richiesto alla parrocchia nella quale si è stati battezzati;
  • Certificato di cresima: solitamente è insieme a quello di battesimo, in caso contrario va richiesto alla parrocchia dove si è stati cresimati;
  • Certificato di partecipazione al corso prematrimoniale;
  • Lettera di petizione da parte degli sposi al Vescovo della propria città, e avvallata dal proprio parroco, con la richiesta di poter sposarsi in una determinata chiesa in Italia, con uno specifico parroco in un determinato giorno. (Queste informazioni e la conseguente prenotazione della chiesa e del parroco è una ricerca che invece può fare la wedding planner per voi). Una volta ottenuta l’approvazione da parte del vescovo, la pratica viene inoltrata per vie interne al Vicariato di Roma in Vaticano.

A questo punto la wedding planner può aiutarvi nel raccogliere, controllare e consegnare sempre al Vicariato i documenti ancora mancanti per quanto riguarda la parte civile della cerimonia. Il tutto dovrà infine essere consegnato alla parrocchia dove si svolgerà il rito.

Altro elemento imprescindibile è che la funzione debba essere celebrata in una lingua parlata e capita da entrambi gli sposi. Nel caso non fosse possibile sarà necessario un interprete che traduca le promesse di matrimonio e gli articoli del codice civile che verranno letti dopo la cerimonia religiosa e prima di apporre le firme sul registro che legalizza sia la cerimonia canonica che civile.

Dopo la cerimonia il parroco provvederà alla registrazione dell’atto presso il municipio di appartenenza. Sarà compito della wedding planner di chiedere copia del certificato di nozze in apostille (documento tradotto in più lingue e per convenzione riconosciuto in quasi tutti i paesi) in modo da inviarlo agli sposi già rientrati da circa un paio di mesi, e pronti per registrare il matrimonio nella loro città di residenza.

Validità del matrimonio degli stranieri in Italia

Secondo la Convenzione dell’Aja del 12 giugno 1902,

“sarà riconosciuto come valido, quanto alla forma, il matrimonio celebrato davanti ad un agente diplomatico o consolare, in conformità della sua legislazione, purchè nessuna delle parti contraenti appartenga allo Stato dove il matrimonio fu contratto. Mentre Il matrimonio contratto da cittadino italiano presso una autorità consolare straniera sul territorio dello Stato è nullo per violazione del principio della sovranità territoriale.”

Perciò sposarvi in Italia provenendo da un altro paese può avere esattamente la stessa validità di un matrimonio contratto nel paese di residenza.

Tuttavia è necessario precisare che ogni nazione mantiene una certa autonomia sia per quanto concerne la differente e dettagliata documentazione da presentare, sia in merito alla ratifica e alla validità dell’atto stesso di matrimonio. Per il suddetto motivo, onde evitare di incorrere in grattacapi spiacevoli, vi consigliamo di prendere contatto con una figura professionale  capace di destreggiarsi in tale materia come Simonetta Pollera.

Documentazione per la parte civile di un matrimonio religioso fra cittadini stranieri

Per quanto riguarda la documentazione necessaria per il rito civile; in riferimento all’art.116 del Codice Civile italiano, lo straniero che intenda contrarre matrimonio in Italia è tenuto a presentare all’ufficiale di stato civile il nulla osta al matrimonio, vale a dire una dichiarazione, proveniente dall’autorità competente in materia nel proprio paese, che affermi l’assenza di impedimenti alle nozze. La modalità e procedura cambia a seconda del paese (vedi Stati Uniti, Australia, Regno Unito per esempio.)

In alternativa a tale nulla osta, che va opportunamente tradotto e legalizzato, per i cittadini dei paesi firmatari la Convenzione di Monaco del 5 settembre 1980, fatta esclusione per il Belgio che non ha provveduto alla ratifica, è necessario il certificato di capacità matrimoniale (Procedura valida per la maggioranza dei paesi europei). Questo primo documento ha lo scopo di dissipare ogni dubbio in merito all’eventuale esistenza di ostacoli alla buona riuscita delle nozze. Oltre a tale documento è richiesta la presentazione dell’atto di nascita e della copia di un documento d’identità internazionalmente valido.

Qualora poi il cittadino straniero risieda o abbia domicilio in Italia, dovrà altresì produrre un documento che attesti la regolarità del soggiorno, richiedendo poi le pubblicazioni all’ufficiale di stato civile del comune di residenza, o dove ha stabilito il domicilio.

Matrimonio cattolico fra italiani, giuramento e promessa di matrimonio: documenti e procedura

Per quanto riguarda la parte cattolica anche in questo caso la wedding planner non può intervenire in questa prima parte.
Di fronte al proprio parroco, ognuno in forma privata, i futuri sposi dovranno rispondere ad una serie di domande con le quali si verifica la condivisione dei valori cristiani del matrimonio. Questo documento viene chiamato giuramento.

Solitamente il giuramento avviene 90 giorni prima della data del matrimonio, con i futuri sposi che devono prendere appuntamento con il sacerdote della Chiesa di appartenenza di uno dei due sposi.

Per il giuramento e promessa di matrimonio sono necessari i seguenti documenti:

  • Certificato di battesimo (ad uso matrimonio): va richiesto alla parrocchia nella quale si è stati battezzati;
  • Certificato di cresima: solitamente è insieme a quello di battesimo, in caso contrario va richiesto alla parrocchia dove si è stati cresimati;
  • Certificato di partecipazione al corso prematrimoniale;
  • Certificato contestuale: è quel documento che contiene le informazioni anagrafiche riguardanti residenza, cittadinanza e stato libero. Va richiesto all’ufficio Anagrafe del Comune.

Matrimonio religioso fra italiani: pubblicazioni al Comune

30 giorni dopo il consenso il comune esporrà le pubblicazioni del matrimonio cattolico. Solamente dopo i futuri sposi le potranno consegnare al sacerdote il quale le inserirà insieme a tutte le altre pratiche matrimoniali (comprese le pubblicazioni ecclesiastiche) in una busta chiusa da consegnare al Vicariato per richiedere la concessione del nulla osta ecclesiastico. Questo è un documento necessario qualora il matrimonio religioso si svolga in una Chiesa diversa da quella di appartenenza degli sposi.

Dopo che la Curia concederà il nulla osta bisogna consegnare al parroco della Chiesa nella quale ci si sposa tutta la documentazione autenticata. Questo poi rilascerà il “consenso religioso” confermando la data delle nozze.

Se avete seguito le nostre istruzioni ed avete tutti i documenti in regola, a questo punto non vi resterà altro che recarvi nella chiesa che avete scelto per il vostro matrimonio italiano e pronunciare il fatidico sì!

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